Intervista a Ivan Messina
Molti di noi al momento della scelta dell’hosting non sanno chi e cosa scegliere.
Per offrire un buon servizio la cosa più importante al momento è dare una buona velocità al sito e offrire gratuitamente il protocollo https. La maggiorparte di noi ha pensato a Siteground per aumentare la velocità ma poi al momento del rinnovo sono dolori, nel senso che il prezzo aumenta troppo vertiginosamente dopo il primo anno… Abbiamo provato Aruba con vari siti ma il risultato è troppo altalenante, il servizio è buono ma a volte diventa troppo lento, insomma offre sorprese non piacevoli anche se nel complesso è un buon servizio, e la cosa più stressante è che varia molto…
Sono venuto a conoscenza per caso dell’esistenza di un servizio di hosting che si chiama Supporthost e leggendo qualche articolo del loro blog mi sono reso conto che davano molta importanza alla velocità dell’hosting. Addirittura con alcuni articoli si mettevano in competizione con Siteground e Aruba riguardo alla velocità e al prezzo dell’hosting, inoltre hanno pubblicato un tutorial su come ottimizzare un sito per la velocità.
Ho contattato Ivan Messina che è il proprietario dell’hosting e gli ho fatto una intervista con domande sul loro sito e sulla velocità degli hosting.
Le domande e le risposte:
Come nasce e si sviluppa Supporthost?
Ho iniziato creando siti web per i clienti. Ogni volta alle prese con un hosting diverso, ogni volta con problemi nuovi. Alla fine ho deciso di prendere un reseller per i miei clienti, e spostarli su un mio spazio, su cui avessi più controllo. Da lì le cose hanno iniziato a prendere piede fino a prendere e gestire dei server nostri per migliaia di clienti.
Oggi la velocità degli hosting diventa sempre più importante, quali sono i motivi?
Anni fa a nessuno importava della velocità, alla fine si guardava allo spazio ed al prezzo, una comparazione facilissima da fare direi. Appena Google ha deciso che la velocità è importante (lo stesso è successo con la connessione https) allora si è capito che la velocità è importante. Non solo per cercare di raggiungere la vetta su Google, ma anche per dare un buon servizio agli utenti e far si che si fidino del nostro sito. Credo che ad oggi nessuno acquista da siti lenti o con una grafica degli anni 2000, qualsiasi utente avrebbe paura a lasciare i dati della carta su un sito simile, probabilmente anche mia mamma.
Che requisiti tecnici deve avere un hosting per essere veloce?
La velocità dipende da due fattori: hardware e software. Ovviamente come è stato creato il sito ha un impatto (per questo motivo in molti articoli sul blog parlo di come ottimizzare un sito) ma se il motore alla base, l’hosting, non va puoi fare le ottimizzazioni che vuoi, ma non otterrai alcun risultato.
Il primo fattore da considerare è la vicinanza del server ai tuoi utenti. Se tutti i tuoi utenti sono in Europa evita di avere il server in America o Asia. Una volta all’interno dell’Europa, è indifferente se il tuo server è in Italia o in Olanda, a quel punto la differenza dipende di più dalle connessioni di cui dispone il datacenter piuttosto che dalla sua esatta posizione.
Una volta scelto il server nella giusta posizione, dobbiamo valutare l’hardware. Ad ogni modo non valuterei un hosting che non usa dischi SSD, la lentezza di lettura/scrittura dei dischi è un fattore troppo limitante. Inoltre dobbiamo considerare il carico dei server. Un hosting che fa pagare un po’ di più ai suoi clienti metterà meno utenti sullo stesso server riducendo o eliminando la possibilità di un sovraccarico o continui rallentamenti, o almeno si spera.
Infine la parte software fa la sua differenza. Alcune soluzioni possono essere più veloci di altre, ma in quel caso sta al provider trovare il giusto compromesso per decidere cosa offrire al cliente. Il solito compromesso tra costi e risultati.
Come si fa a sapere se un sito è veloce? Ci sono dei parametri o delle misure?
Per prima cosa dobbiamo capire come misurare la velocità, di certo non col browser ed un cronometro!
È possibile creare un account gratis su gtmetrix per poter scegliere la posizione del server di test.
Andiamo quindi ad inserire l’url del nostro sito o di una pagina interna su gtmetrix e selezioniamo il server di test più vicino ai nostri utenti.
Se il tuo sito carica in meno di 2 secondi hai un buon risultato, se ti avvicini al secondo un ottimo risultato. Per ottenere questo tipo di risultati va ottimizzato bene il sito, non basta fare un sito con un po’ di plugin e metterlo su un hosting veloce, non importa quanto veloce sia l’hosting.
Si può aumentare la velocità del sito anche se il server è un po’ lento?
Puoi alleggerire la panda quanto vuoi, ma se quello che manca è il motore non vincerai mai una gara con una Ferrari, nemmeno se zavorri la Ferrari.
Cosa ne pensi degli hosting che in Italia vanno per la maggiore: Aruba, Siteground e altri?
Non li ho mai provati personalmente, tranne che per una ottimizzazione per un’associazione su cui ho fatto un video. Dai nostri test si può fare di meglio in termini di prestazioni o di prezzo. O entrambi. Sicuramente offrono un buon servizio, altrimenti i clienti scapperebbero.
Voi come hosting dichiarate apertamente in alcuni articoli di fare competizione ad aruba, siteground e godaddy? Perché uno dovrebbe lasciare questi hosting e venire da voi?
Le motivazioni sono descritte nell’articolo, alla fine facciamo una comparativa sulle prestazioni e sul prezzo, che sono facili da confrontare per chiunque. Sono troppo di parte per rispondere a queste domande, dovresti chiedere a quei clienti che decidono di spostarsi, qualche mese dopo per dargli il tempo di conoscere entrambi i servizi.
Nello specifico, abbiamo prestazioni al pari di SiteGround ad un costo inferiore, e senza nessun aumento al secondo anno. Prestazioni di gran lunga superiori (a costi simili o inferiori) rispetto ad Aruba e Godaddy. Quest’ultimo tra l’altro sarebbe da evitare per chi ha siti con clienti in italia dal momento che i loro server sono negli Stati Uniti.
Attualmente un hosting a cosa dovrebbe fare più attenzione?
Credo che il focus debba essere verso:
• Offrire un servizio veloce e stabile, quindi sempre veloce, senza momenti di sovraccarico del server
• Offrire un servizio sicuro. Perlomeno evitare che se un account è infetto l’infezione possa passare a tutto il server
• Offrire un supporto rapido e competente. Se un cliente non riesce a fare qualcosa oppure ha un problema deve poter risolvere in tempi brevi.
Quali parametri tecnici un utente dovrebbe guardare per valutare e comprare un hosting?
È difficile dare un consiglio utile, ovvero un consiglio che chiunque possa usare in modo semplice. Non puoi scrivere al supporto e chiedere se i server sono sovraccarichi, nessuno risponderebbe di si.
A mio avviso il miglior sistema è quello di aprire un ticket di richiesta informazioni, e vedere in quanto tempo e come viene risposto. Se è soddisfacente controllare e se è possibile fare una prova o avere una garanzia sulla soddisfazione. A quel punto spostare un sito e fare dei test prima e dopo (senza eseguire modifiche o ottimizzazioni al sito per non falsare i risultati) e vedere come va, magari facendo 1-3 test al giorno in momenti in cui il server potrebbe avere un carico (ad esempio nelle ore di punta, un server con siti in italiano difficilmente potrebbe avere un picco alle 3 di notte).
Quali sono i prossimi passi di supporthost?
Ci stiamo espandendo, il prossimo passo è quello di aprire due nuovi datacenter, uno in USA e uno in ASIA. Stiamo valutando diverse opzioni alla ricerca della soluzione ottimale.
Risorse utili su SupportHost per comprendere meglio l’intervista:
Post sulla velocità
Post sulle comparazioni con Aruba e Siteground
Tutorial video di come velocizzare WordPress